UN PO' DI STORIA.......  

 

La lavorazione dei metalli.
 
L'uso dei metalli per la produzione degli oggetti più diversi risale agli albori della civiltà.
Nel 1° secolo a.c la lavorazione dei metalli maggiormente diffusi ancora oggi - ferro, rame, stagno, piombo, oro ed argento - vantavano già una lunghissima tradizione, inaugurata migliaia di anni prima con la lavorazione del rame. La distinzione fra metalli preziosi (oro, argento e dal XVIII sec. il platino) e non preziosi (ferro, rame, stagno e piombo) era già conosciuta dalle antiche civiltà del Medio Oriente e dell'Europa preistorica.
Gli antichi scoprirono anche la possibilità di mescolare, o legare, i metalli in quantità e combinazioni differenti per ottenere materiali adatti ai vari scopi. Si scoprì, ad esempio, che dall'unione di stagno e rame si otteneva il bronzo, da quella di piombo e stagno il peltro.
I metodi più diffusi per modellare i metalli erano: la forgiatura e la battitura a freddo ed a caldo, da cui trassero origine la martellatura e la tempratura, la ricottura, l'affinazione, la macinazione che gettò le basi per al lucidatura e la molatura utili nella fabbricazione degli specchi; l'unione di più fogli di metallo per mezzo di giunzioni spianate o chiodi ed, in seguito, saldature; la colata. Queste tecniche rappresentano ancora i procedimenti più usati per modellare artisticamente i metalli.
Le origini dell'Oreficeria.
 
Fin dalle epoche più antiche bellezza e malleabilità hanno fatto dell'oro uno dei materiali preferiti per la creazione d'oggetti ad uso ornamentale o cerimoniale. I primi oggetti d'oro a noi conosciuti sono rappresentati da piccole sfere rinvenute in tombe egiziane risalenti al VI millennio a.c; l'oro era infatti disponibile in grandi quantità nelle zone desertiche dell'Egitto comprese tra la striscia di terra fertile sulla riva orientale del Nilo e del Mar Rosso. Nel periodo dell'Antico Regno (2755-2255 a.c.) gli oggetti d'oro erano riservati ai faraoni e soltanto successivamente il loro impiego si estese a nobili e sacerdoti. Veniva usato per la produzione di gioielli,  pettorali, anelli, orecchini , bracciali e corredi funerari . Splendido esempio di maestria degli orafi egizi è il sarcofago in oro massiccio rinvenuto nel1922 nella tomba del Faraone Tutankhamon e conservato nel Museo Egizio del Cairo.
L'Oreficeria Etrusca
 
L'arte della lavorazione dell'oro ha origini antichissime, in particolare, la tradizione artigianale delle lavorazioni ornamentali risale fino al tempo degli antichi Etruschi che si rivelarono abili maestri nella lavorazione dei metalli in genere e del bronzo in particolare.
Caratteristica fondamentale dell'oreficeria etrusca è la granulazione. A grandi linee la tecnica della granulazione consiste nel saldare piccole sfere sopra ad una lamina di base, secondo un disegno prestabilito: l'oro, proprio per la sua grande duttilità e malleabilità, è il metallo preferito, mentre più rara la granulazione in argento.
Dalle tombe etrusche sono venuti alla luce immensi tesori, ricchissimi di monili ed oggetti d'oro, impreziositi da raffinati decori ottenuti con la granulazione. Nei gioielli etruschi i granuli si trovano spesso disposti in modo da formare essi stessi dei motivi decorativi geometrici e floreali: la difficoltà maggiore è rappresentata proprio dalla saldatura, perchè le minuscole sferette rischiano, con il calore della saldatura, di perdere la loro sfericità.
L'Industria Orafa
 
L'oreficeria comincia ad essere parte integrante del commercio alla fine del ' 700: la Rivoluzione Francese e quella industriale dell' 800 portano in Europa un nuovo benessere; l'oro diventa sempre maggiormente elemento distintivo della nuova borghesia che ama impreziosirsi di bellissimi gioielli. La lavorazione dell'oro deve quindi adattarsi alla nuova richiesta di preziosi: così in Francia nel 1782 viene costruita la prima macchina per la produzione della catena "coda di volpe" e cominciano a nascere le prime fabbriche orafe in Germania ed in Italia a supportare i lavoro degli esperti artigiani orafi. Da questo momento in poi l'oreficeria continuerà la sua evoluzione diventando fulcro del commercio mondiale e portando l'Italia alla ribalta per l'eccezionale bravura dei suoi maestri orafi.
 
 
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