- La lavorazione dei metalli.
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- L'uso dei metalli per la produzione
degli oggetti più diversi risale agli albori della civiltà.
- Nel 1° secolo a.c la lavorazione
dei metalli maggiormente diffusi ancora oggi - ferro, rame,
stagno, piombo, oro ed argento - vantavano già una lunghissima
tradizione, inaugurata migliaia di anni prima con la lavorazione
del rame. La distinzione fra metalli preziosi (oro, argento e dal
XVIII sec. il platino) e non preziosi (ferro, rame, stagno e
piombo) era già conosciuta dalle antiche civiltà del Medio
Oriente e dell'Europa preistorica.
- Gli antichi scoprirono anche la
possibilità di mescolare, o legare, i metalli in quantità e
combinazioni differenti per ottenere materiali adatti ai vari
scopi. Si scoprì, ad esempio, che dall'unione di stagno e rame si
otteneva il bronzo, da quella di piombo e stagno il peltro.
- I metodi più diffusi per modellare
i metalli erano: la forgiatura
e la battitura a freddo ed a caldo, da cui trassero
origine la martellatura e la tempratura, la ricottura,
l'affinazione, la macinazione che gettò le basi
per al lucidatura e la molatura utili nella fabbricazione degli
specchi; l'unione di più fogli di metallo per mezzo di giunzioni
spianate o chiodi ed, in seguito, saldature; la colata.
Queste tecniche rappresentano ancora i procedimenti più usati per
modellare artisticamente i metalli.